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Diario del periodo: Complessivo


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18/04/2006 - Carpi, Italia

I G U A Z U’ Parque Nacional Iguazu’
C’e’ scritto cosi’ sulla fotografia incorniciata di bianco che ho appena raccolto dalla mia scrivania.
La cascata del salto San Martin e’ sempre meravigliosa,anche se e’ tutta sgualcita,anche se è piena di ditate.
Mi rigiro il cartoncino colorato tra le mani e leggo vecchie parole scritte su righe imprecise, le lettere sono grandi e dissestate: “…e fino qui ci sono arrivato.Adesso manca tutto il resto.Bacioni a tutti.Adesso vado a letto che sono stanco morto.Oggi ho visto il punto delle Tres Fronteras,dove il fiume Iguazù si getta nel Paranà e si vedono contemporaneamente i confini di Argentina,Brasile,Paraguay!”
Un timbro del Correo Argentino dice Luglio 2004,non riesco a leggerne il giorno.
Quella e’ stata una delle poche cartoline che ho scritto durante il mio lungo viaggio,era la prima e l’avevo spedita a casa mia.
Non ero abituato a scrivere cartoline, ma quel giorno scriverla era stata quasi un’esigenza.Non sapevo come mi sarebbe andata,non sapevo se ce l’avrei fatta a finire il mio giro del Mondo.
“…e fino qui ci sono arrivato.Adesso manca tutto il resto” ...
adesso non manca più neanche quello. Ce l’ho fatta :)

01/04/2006 - Barcellona,Spagna

Sto tornando a casa, ormai è questione di qualche giorno soltanto ma devo essere paziente, bisogna riacclimatarsi lentamente :) Dopo un lungo periodo trascorso nelle profondità del mondo, risalire alla realtà quotidiana troppo velocemente potrebbe causare seri danni alla salute :)

Il mio ritorno... stamattina in dormiveglia ci stavo pensando e ho fatto alcune ipotesi.

Ritorno trionfale: Stefano Aureliano Spaggiari ritorna vittorioso dall'ultima difficile Campagna d'Africa. Centinaia di migliaia di milioni di persone accolgono l'imperatore. Un suo cenno della mano e la folla saluta in un boato. Buuuuu!!! Poi libagioni, giuochi gladiatori...anche un passaggio delle Frecce Tricolori. Onore e gloria, l´imperatore e´tornato :))

Ritorno romantico: in una tiepida mattina di aprile, mentre i raggi del sole iniziano a scaldare un nuovo giorno, mentre i bocciuoli ormai prossimi a fiorire sono ancora coperti dalla rugiada, mentre giocosi uccellini cinguettano in cielo :), Stefano appare in lontananza sulla via di casa. La mamma,che negli ultimi 682 giorni non aveva mai smesso di aspettarlo sulla porta di casa, gli corre incontro e urla a braccia aperte:"Figlio!"
E Stefano, correndo anche lui: "Madre mia!"
Il papà, che dalla cucina ha avuto sentore dell'accadimento, si lancia fuori di corsa cercando di recuperare terreno sull´avversaria e anche lui:"Figlio!"
E Stefano: "Papiii!"
Tutti corrono a velocità pericolosa, tutti allargano le braccia, un attimo di distrazione...bum!, lo scontro è tremendo, una famiglia distrutta :)

Ritorno: Proprio quel giorno, proprio a quella precisa ora, scendo dal treno, quell'ultimo treno, il mitico Carpi-Suzzara-Mantova.
Poi cerco una panchina, appoggio lo zaino e resto a sedere qualche minuto gurdandomi intorno. Gente che va, gente che viene, studenti, operai, professionisti, casalinghe, qualcuno che guarda l'orologio, qualcuno che chiacchiera o ride, qualcuno che si affretta.
Quando il treno è già ripartito, quando è solo un puntino lontano, mi alzo, rimetto in spalla lo zaino e vado a casa. Ecco fatto, sono tornato dal giro del Mondo


"Modena, stazione di Modena, il treno per Carpi Suzzara Mantova è in partenza al binario 6, i signori passeggeri sono pregati di affrettarsi. Modena, stazione di Modena il treno per Car..." quel vecchio noioso annuncio ferroviario questa volta avrà un sapore particolare :)

16/03/2006 - Oceano Atlantico - 12/03/06

Fuori tira un vento fresco, gabbiani e delfini hanno ripreso ad accompagnarci e le Isole Canarie sono già alle nostre spalle; ormai non manca tanto al mio ritorno in Europa.
In questi giorni trascorsi serenamente a bordo ho avuto modo di pensare al mio lungo viaggio che volge al termine e a un futuro tutto da costruire. Ricordi, riflessioni, idee, timori, speranze mi si affollano nella testa, credo mi servirà un po´ di tempo per dargli ordine.
Sono quasi le due del mattino,non riuscivo a dormire e sono tornato a sedermi al tavolo della mia cabina. Ho appena finito di sistemare alcune fotografie e mi guardo intorno. Vicino al letto, scivolata a terra, semiaperta, c'è una delle mie mappe dell'Africa.
Il Continente nero l'ho attraversato tutto, da nord a sud. Chissà dove mi troverei adesso se fossi ancora in Africa, se la stessi risalendo verso Ovest come avevo inizialmente previsto; raccolgo la mappa e faccio qualche ipotesi.
Poi rifletto: altri meravigliosi luoghi, interessanti incontri, ma anche tensioni politico-religiose, sociali e ancora problemi sanitari e di altro tipo; sono tutti rischi che conosco bene, li ho già attraversati tante volte. Forse ce l'avrei fatta ancora, sarebbe andato tutto bene, credo di si'.
Tiro un sospiro e giro la testa verso il divanetto alla mia sinistra; ci sono alcuni dei regali che ho ricevuto a bordo alcuni giorni fa per il mio compleanno: la bandiera Italiana, una tuta da lavoro, una penna.
Alla sera Vincenzo, il comandante, e Giuseppe,primo ufficiale, si erano presentati con una torta alla panna, una candela su cui soffiare, i regali e tanti auguri sinceri, una bella sorpresa davvero :)
Sorrido e mi alzo dalla sedia, chiudo con cura la mappa e la infilo nello zaino. Chissà se fossi ancora in Africa...
Poi guardo il mio passaporto pieno di timbri, il giocattolo di filo di ferro che mi segue dal Malawi e di colpo ripenso a quella vecchia frase della nonna Maria: "Nani, scultum na qual volta, te bele pruvà, ciamat cuntent ostia d'un Diu" :) Qualche settimana fa per istinto avevo deciso di seguire il suo consiglio: "chissà che questa volta non abbia ragione" avevo pensato.
Uhmm...e poi ho gia' compiuto 32 anni,sto diventando vecchio per un certo genere di rischi,sono delicato adesso :)


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