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Diario del periodo: Complessivo


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23/06/2004 - Salvador/Brasil - 17/06/04

In the pictures that I began to take, especially after Salvador, there are people, monuments, landscapes, markets, streets, places sometimes very poor.
I want to specify that Brazil, like other countries during my journey, is as everywhere a mixture of wealth and poverty.
To focus on the poor side of the everyday life it is my choice often;I`d like to highlight the little moments that usually don`t have space in the travel agencie catalogues, even if full of reality and vital humanity.
To discover Salvador and to take the pictures that you will see from this evening, I found a very good base in the youth hostel "Albergue das Laranjeiras",located in Pelourinho,the heart of the old city.I say thank you to the Brazilian Youth Hostel Association and to the people of the hostel for the welcome that I received (and yes...for the readiness in the answering to all my information request too :) Ciao Patricia e Lilli, grazie!!

22/06/2004 - Salvador,Brasile - 17/06/04

Salvador è una città magica e affascinante. Ed è anche la città più africana del continente.La maggior parte della popolazione è nera,di un nero che potete incontrare in tutte le sue sfumature.
Volevo parlarvi di tante cose,di bellissime ragazze,di episodi divertenti accaduti nei giorni trascorsi qui,volevo parlarvi del rito afro-brasiliano del candomblè a cui ho assistito,volevo sicuramente parlarvi del mercato popolare di Sao Joaquim, che giá da solo potrebbe far meritare una visita a Salvador.Poi, alla fine,in questo poco tempo che mi rimane qui, ho deciso di parlarvi di lei.L`ho incontrata per la prima volta qualche sera fa.Era già tardi ma di rientrare in ostello non ne avevo ancora voglia.Era da poco passata L´una del mattino, orario in cui, durante la settimana,anche gli ultimi tiratardi sono già andati a dormire.
Stavo percorrendo una stradina secondaria di un`altra stradina altrettanto secondaria del centro storico. Scendeva verso la parte bassa della città.Non era troppo lunga nè troppo poco illuminata, forse.Diventava ancora un pò più stretta e un pò più buia solo verso la fine; mi sembrava si aprisse su un àltra strada,o forse una piazzetta.Non lo so. Avevo appena passato una persona che, completamente deforme negli arti inferiori, si stava trascinando sulla strada solo sulle braccia, protette come da parastinchi e ginocchiere di plastica.Ho continuato a scendere.
Una donna sulla mia destra,piccola nella persona, coi capelli arruffati e i vestiti laceri,era intenta a cercare da mangiare nel pattume di un ristorante già chiuso da ore.Qualche cane, magro e pelato, stava facendo lo stesso.Mi ero già allontanato quando ho sentito una voce e dei passi dietro di me.Era lei, la donna del pattume.
Con parole semplici e a gesti mi stava dicendo di non andare avanti, perchè era pericoloso.Abbiamo parlato, ci siamo presentati.Si chiamava Andrea o Andrè,non l`ho capito.Non mi aveva chiesto soldi quella volta.Glieli ho dati io,pochi spiccioli, ringraziandola per lìnformazione.Tante volte l`ho rivista dopo quella sera, a volte mi aspettava fuori da qualche locale della Salvador "bene".Se ero a sedere e non la vedevo subito mi faceva cenni di saluto da lontano.A volte era sola, a volte accompagnata da ragazzini di strada che non chiedevano soldi ma da mangiare.A volte con Andrea o Andrè si passeggiava per qualche centinaio di metri nelle piazze di Salvador.Mi stava di fianco a camminare.Era difficile capirci, io a parlare italiano e lei portoghese.Ogni tanto mi guardava e poi rideva.Non la mandavo via,ero gentile, scherzavo con lei. Sembrava felice.Credo che in quei momenti, a modo suo,si sentisse importante.
Ieri sera, poco dopo l òra di cena, me la sono ritrovata davanti.I vestiti che indossava erano logori ma non erano stracci questa volta;si era cambiata d`abito.Era raggiante in viso.Stavo infilando la mano nella tasca per allungarle qualche spicciolo.E lei mi ha fermato.Non voleva soldi in elemosina, stava lavorando adesso.I venditori ambulanti a Salvador girano con grandi espositori pieni zeppi di collanine,fatte a mano e non,di metallo dorato o in legno.E poi anche anelli,amuleti, braccialetti,ecc. Andrea o Andrè di collanine da vendere ne aveva quattro.E per esposizione le faceva ciondolare dalle dita.Seria e professionale me le ha offerte, decantandone le qualità dopo avermi detto il prezzo.E io, possibile cliente, ho rifiutato.Non mi piacevano.
Tra qualche ora parto, prendo un autobus per Rio de Janeiro. Non farò in tempo a vedere di nuovo Andrea o Andrè. Mi fa piacere pensare che con i soldi che ogni tanto le ho dato sia riuscita a comprarsi, almeno in parte, le collanine che ieri mi ha mostrato. E spero con tutto il cuore che il nuovo lavoro le porti fortuna.
Sapete, ho un po`di rammarico per non aver visto o voluto vedere, nè di giorno nè di notte, quella strada su cui Andrea o Andrè mi aveva detto di non proseguire.Credo di averlo fatto per rispetto. E ho un po`di rimorso per non avere acquistato ieri sera una delle sue collanine. Al mio rifiuto lei non ha insistito. Mi dispiace, e credo di avere sbagliato, adesso. Ma questo forse lei lo aveva già capito.
In bocca al lupo Andrea, o Andrè.

17/06/2004 - Olinda,Recife - 12/06/04

In all the guides Olinda is presented as a jewel of Brazil. And, believe me, it`s true. A plot of narrow streets, colonial houses with different colours of pastels give to Olinda a romantic atmosphere of past times.Aren`t you interested in the colonial charm of this city? Bad for you! :) Maybe you can be interested in many beautiful baroque churches that are in the little city? No again? Uhmm...Ok, I understood, this it means that you are in the part of people who prefere to pass the day to sunbathe on the beach and to eat in the evening in some local restaurant with music. In Olinda you have this opportunity too. People here are very latin and friendly. The night can continue drinking something in local bars. During my days in Olinda I found a good place to stay in "Olinda Hostel",in the historic city centre, near the police station.I have really to say thanks to Miriam at the reception for the patience that she had with me.yes,I know,my problem is always the river of questions that I make when I arrive somewhere (and sometimes somebody can`t survive, sorry :) . Ciao Olinda, Brazilian jewel, it`s time to say goodbye. Tomorrow I´ll take a night bus to Salvador (12 hours far, sigh!, there are big distances in Brazil)
See you soon


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