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Zaino in spalla, stavo cercando un alloggio. Mi fermo davanti a quello che sembra l'ingresso di un centro sportivo. In basso a destra sul cartello, più in piccolo "servicio de hospedaje" (alloggio). Il cancello è aperto, entro a chiedere informazioni. Aspetto qualche minuto in un ufficio mentre la signora è al telefono.Due ragazzine intanto mi vengono incontro, sulla loro maglietta e' stampata la scritta "Escuela de talentos deportivos", intorno a un logo. Me lo faccio spiegare e poi scherziamo. La conversazione continua: "Tu che sport fai?" vogliono sapere"Facevo nuoto, per un po' ho corso, e poi altre cose""Noi facciamo atletica; eri veloce a nuoto?" "Passabile, ho cominciato troppo presto a chiedermi perchè dovevo fare gli stessi 25 metri, avanti e indietro, per un paio d'ore, tutti i giorni", (nella mia mente vedevo l'immagine di un criceto). "Nuoto e corsa, solamente?" "Uhmm,beh, Monopoli, molto Monopoli, ero un fenomeno a Monopoli" Si guardano senza dire niente e poi ripartono:"Di dove sei?""Sono Italiano, di Carpi""Ah, Italia", "dimmi, come camminano le ragazze italiane?"Non ho studiato, non so rispondere, rischio una figuraccia. Mi prendo qualche secondo per riflettere: una domanda trabocchetto? una domanda allusiva? O magari solo una domanda del c...o? :) Opto per la terza, ma qualcosa dovrò dire, l'esserino mi punta, è seria adesso, si sta spazientendo. Rspondo "Camminano su due gambe, come qui, ricordo che in Italia succedeva così, il più delle volte. Ma sono sei mesi che manco da casa ormai, il tempo passa, le cose cambiano""Ahh, su due gambe!" Mi fa un gran sorriso e corre via, felice, con l' amica.Sono solo le 9.30 del mattino, e l' istinto mi dice che butta male, che la giornata sarà lunga, molto lunga.Nel frattempo la signora ha messo giù il telefono e mi porta a vedere il dormitorio. Pulito, precio muy barato (economico, molto), non do importanza al fatto che una sola sottile parete lo divida dal bordo vasca; non mi danno problemi gli schiamazzi della gente in acqua, di solito alle 9.30 sono in piedi già da un'ora e mezza almeno.Accetto, pago in anticipo come richiesto, appoggio lo zaino ed esco in esplorazione. Mi fermo a guardare il campo da calcio, alcuni ragazzi fanno allenamento; dietro di me edifici ancora sconosciuti, gente in tuta che va e che viene. Poi una voce vicina: "Ehi gringo, buenos dias"Mi giro consapevole, eccolo il mio presagio NOME: A.P.ETA': 72 ANNIPROFESSIONE: EX BODY BUILDER, PROFESSORE DI EDUCAZIONE FISICA IN PENSIONEFRASE CELEBRE: "TORNATE VITTORIOSI O MORTI" (rivolta agli allievi prima delle gare). Dal bastione piu alto della sua reggia, il "Prof. A.P. Gymnasio" dà ordine di abbassare il ponte levatoio. Mi consegno umilmente al nemico, entro. Tutt' intorno a me foto sbiadite, foto ingiallite, foto-copie, foto di giornale, foto giovanili, foto in età avanzata, foto recenti. Di lui che si allena, di lui in posa, di lui che gareggia, di lui che vince, di lui che sorride e stringe la mano di tutti i più grandi e celebrati campioni di culturismo di tutte le epoche, passate, presenti e future. Riconosco Swarzy.Tra le tante foto di A. P. una in particolare mi colpisce. Un braccio, il suo, giganteggia in primo piano. Di fianco una cifra con due segnetti alla destra, 20"20 cosa? centimetri? pollici? yarde? di circonferenza? No, sono biolche. 20 biolche, di raggio. Un senso di umile inadeguatezza mi prende allo stomacoAlla mia sinistra una specie di altarino con appoggiate sopra tante minuscole statuette votive, di plastica pero'. Sono in celebrazione ai suoi antenati forse, o, magari, piccole rappresentazioni di dei di un olimpo che non conosco. Ogni cosa, figura, animaletto, che nella storia delle sorpresine negli Ovetti Kinder abbia mai sollevato pesi e' li', su quella mensola.Sposto lo sguardo in palestra, una decina di grossi individui si sta allenando intensamente, i versi non lasciano dubbi.Una ragazza vicino a me carica su un singolo manubrio più chili di quanti io ne caricavo complessivamente su un bilancere, alla settimana. Sudo per lei, mi stanco a guardarla."Buenos dias", A. mi concede udienza.Capelli brizzolati, baffetti neri, maglia nera, braghe nere, scarpe da ginnastica nere. Al collo porta una enorme zanna (sembra avorio,ma perchè non e' nera!?!)con inciso un uomo che solleva pesi. La stazza di A. e' talamonica.Cortese, mi stringe la mano per presentarsi e continua a strizzare finchè non ha la certezza che tutta l' acqua contenuta nelle mie fibre si sia riversata a terra. Parliamo, mi racconta di lui, io gli racconto di me. Poi mi guarda e dal niente tira fuori:" Dovresti sollevare pesi, anche tu puoi diventare come me, se ti impegni" (!?!) e continua: "Devi fare allenamento, cominci oggi. Dimmi, qual e' il tuo peso forma?" Sono perplesso, impaurito; rifletto. Peso forma...dunque, si: peso forma e' quel peso raggiunto in stato di quiete da un giovane individuo di sesso maschile circa un mese dopo la fine del servizio militare, quando la madre, stanca di vederlo rotolare in casa per i chili di troppo, ha deciso già da tempo di nutrirlo a pastina in brodo e carne bianca. Molta verdura anche.Il mio corpo si vela di sudore, le pupille si dilatano: allenamento, quella cosa che a tavola mi permette di sollevare un bicchiere d'acqua senza farmi venire il fiatone, e senza per questo dover appoggiare la forchetta sorretta nella sinistra. "A. mi dispiace, no". Biascico una scusa e scappo educatamente. Alla notte non riesco a prendere sonno, un chiodo fisso in testa: ma se Swarzy ha vinto sette volte Mister Olimpia, e anche Haney lo ha vinto sette volte, ma pero' Haney le ha vinte tutte di seguito, un anno dopo l' altro...allora significa che Haney forse era migliore di Swarzy. Che storia, ma pensa... :)Provo a chiudere occhio, distrutto dai dubbi; sento schiamazzi in piscina. Ore 5 del mattino, al centro sportivo avevano già ripreso gli allenamenti
Avevo già sentito parlare di quella chiesa. Strane cose si raccontavano. Strane cose accadevano. Da più di 200 anni. Solo leggende metropolitane?Dovevo scoprirlo.Sono arrivato a San Juan Chamula un venerdi mattina presto, facendo la strada su uno scassato pulmino usato dalla gente del luogo. Intorno a me il paesaggio di verdi colline, prati e foreste era rilassante. Nella piazza del paesino, giorno di mercato, qualcuno stava ancora terminando di mettere in mostra la mercanzia, direttamente sul pavimento. In paese ero l`unico gringo a quell`ora, una comitiva di 2743 turisti francesi (+ 1, guida) sarebbe arrivata solo quattro ore dopo.La chiesa è di fronte a me. Un anziano signore con la chamarra nera (specie di giacca a maniche lunghe, pelosa, lunga oltre il bacino e stretta in vita da una cintura) e il cappello da cowboy sta fermo di fianco all`ingresso e mi guarda. Poi mi fa segno di entrareSpingo con le due mani, la porta scricchiola. Alzo lo sguardo e rimango sbalordito, senza paroleNastri colorati attraversano il soffitto. Il pavimento tutto coperto di aghi di pino, candele accese ovunque (molte sul pavimento) in strane coreografie, non ci sono banchi. Non c`è nemmeno un prete. E l`immagine di Gesu`Cristo è stata sostituita da San Juan con un montone in mano.Vedo alcune persone in ginocchio che pregano, più avanti. Sono adepti del culto Maya; li voglio raggiungere, cammino lentamente.Ai lati, contro la parete della chiesa, strette le une alle altre, si succedono enormi teche vetrate contenenti statue vestite di vari santi. Un grande cartello ne indica il nome. Ogni santo/a ha appoggiato sul petto uno specchio pendente. I fedeli si confessano e la statua risponde attraverso la loro stessa bocca, facendogli vedere il riflesso della loro anima. I tzotziles, abitanti di etnia Maya presenti in gran numero a Chamula, praticano la loro religione nascosta sotto le sembianze del culto cattolico, importato dai Gesuiti spagnoli.Cammino lentamente e arrivo di fianco a una signora anziana in abiti colorati. Vicino a lei una bambina. Pregano sottovoce e la mia presenza sembra non disturbarle. Appoggiate davanti a loro due galline uccise, in offerta al dio. E 5 bottiglie di Pepsi Cola, vuote. Una sesta, mezza piena (o mezza vuota) tra le mani della signora. Varie candele stanno finendo di bruciare intorno a loro. Guardo la scena e rifletto.Difficili calcoli affollano la mia mente. 6 bottiglie (5 vuote),1 donna anziana, 1 bimba.La bambina sembra troppo piccola per averne bevute più di 1, forse 2. La donna troppo anziana per le restanti 4/5. Ma i fatti, innegabilmente, parlano. 6 bottiglie, 1 donna e mezzo. Un`otre di gas, Dio solo sa quanti bar di pressione nello stomaco. Sono inorriditoIn quel mentre la donna solleva la Pepsi e se la porta alla bocca. Non resisto voglio vedere cotale mostruosità in viso. Faccio qualche passo ancora e mi ci metto di fronte. Adesso, per forza, anche la donna alza lo sguardo.Ha appena bevuto e apre la bocca, in un sorriso sembra. Ma... non e`un sorrisoBhrrrr!!! Un rutto inumano. Pochi secondi ma intensi, di liberazione.L`uragano Mitch mi scaraventa contro la parete dall`altra parte della chiesa. Ma apro gli occhi, sono ancora vivoContuso nelle membra e confuso nella mente riguadagno con grande sforzo la posizione iniziale, quella prima del decollo.La devastante calamità naturale è ridiventata una indifesa colorata personcina assorta nelle sue preghiere.La guardo affascinato e incredulo. Che prestazione superlativa, e che potenza, che durataPer formazione e cultura personale i miei pensieri corrono veloci al Ruttosound, la famosa rassegna canora celebrata ogni anno a Reggiolo, un paese di campagna delle mie parti, in luglio.Rutto di potenza, rutto di durata, rutto parlato le tre competizioni in calendario. Nessun limite di età, sesso, peso. Carburante per la fermentazione del boato, di libera scelta; Coca Cola il piu`popolare tra gli atleti in gara.I ricordi...la nostalgia di casa...le cose che contano davvero... :)Poi la realtà, di nuovo. E la vecchia di fronte a me.Il Maggia, il Longo, (storici pluricampioni del Ruttosound) o anche solo Sauro (solo per farle muovere i primi passi però) sarebbero stati orgogliosi di averla come allieva.Sogghigno leggermente al pensiero. Ehhh, se fosse nata in tempi diversi,in un diverso luogo, ehhh se avesse avuto insegnanti di valore, gente in grado di valorizzare il suo talento espressivo...Forse in gare di prestigio avrebbe potuto vincere anche uno scooterone nuovo, o magari semplicemente una settimana alle Maldive per due persone...Ma, ormai anziana, in quella chiesetta di San Juan Chamula,Chiapas, la Pepsi Cola le è servita solo per ruttare fuori gli spiriti cattivi. Un talento sprecato, brava comunque! :)
TG JOURNEY - Edizione Flash delle 17.00 NOTIZIE DALL´ITALIA
Non doveva più succedere ma ormai e´accaduto. Credevamo di essercene liberati per sempre; abbiamo abbassato la guardia e siamo stati colti impreparati.Dopo un volontario e ascetico esilio, Stiv (o Steve,tanto e´sempre lui) ha deciso di portare la sua musica fuori dalle pareti di casa. Di nuovo.Una fonte accreditata (ma che desidera rimanere anonima), A. , cita testualmente "...e adesso si è messo a suonare insieme a Mattia (il duo si chiama Blackadillacs)" Blackadillacs !Voci ufficiose riferiscono di avere già visto i due esibirsi in locali del Reggiano e forse anche della Bassa Modenese. Scene di isteria collettiva, folla in delirio. La malattia musicale velocemente dilaga e sembra con un certo successo.Gli Stati nostri confinanti hanno chiuso le frontiere a titolo cautelativo. Decine di musicisti di strada sono già stati soppressi e molte scuole di musica chiuse per ispezione.Un vaccino è allo studio ma per ora non c´e´ cura. Le autorita´sanitarie chiedono a tutta la popolazione giovanile di proteggersi le orecchie e di segnalare a organi di Polizia ogni nuovo avvistamento e informazione in loro possesso. Un apposito organo di vigilanza e assistenza verrà costituito nei prossimi giorni.Non sappiamo con certezza che tipo di musica i Blackadillacs suonino. Ve lo diremo non appena lo avranno capito almeno i due musicisti del gruppo :) Popolazione tutta, questo e´ un invito a rialzare la guardia. Si racconta che un sopravvissuto, in tempi lontani, abbia scelto di farsi legare stretto all´albero maestro di una barca per ascoltarli senza rischio mortale, ma molti altri stolti, ahime´,non ce l´hanno fatta. :)
NOTIZIE DAL MONDO
Sandy, finalmente, dopo approfonditi studi ha scoperto e reso noti gli ingredienti dell´Encebollado. "The name for that plate is "encebollado", that's why there is onion (cebolla) around the plate, remember??, and the other ingredients are yucca, fish and chilli..." Ebbene si´,anche la yuca. Sembrava impossibile, ma ora ne è certa.Studi e sperimentazioni proseguono ma un primo importante passo e´stato compiuto. E una nuova luce di speranza si accende nel futuro della gastronomia internazionale :)
ULTIM´ORA
Stefano Spaggiari, impenitente trotamundo italico, ha confermato dal Mexico la partenza nelle prossime ore per Oaxaca.Nell´ultima tappa il suo lungo viaggio lo aveva portato da Tikal, Guatemala, verso San Cristobal, Mexico, via Bethel, Frontera Corozal, Palenque. Mini colectivi, barche fluviali, un bus simil turistico. Giungla, buche, sterrati, curve, nuovi incontri. Il viaggio continua.Piccanti particolari saranno rivelati nei prossimi giorni, fa sapere l´interessato.
Qui da TG JOURNEY è tutto, la redazione ringrazia i gentili computerspettatori :)