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Diario del periodo: Complessivo


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03/08/2004 - Castro,Cile - 30/07/04

A Castro ci sono arrivato prendendo un traghetto,e poi percorrendo in pulmino una lunga strada immersa nel verde.Prati,piccole colline,pecore,pioggia,tanta pioggia,un po`di sole,l`interesse degli altri passeggeri per uno straniero inatteso,contadini in abiti da lavoro e impiegati vestiti da contadini,colpi di clacson per salutare,cani che corrono di fianco al pulmino,bimbi che salutano il pulmino,tanto verde,foreste,alberi da frutta.
E poi,ancora in lontananza,prima di arrivare,i palafitos,case dei pescatori sorrette da alti tronchi di legno,come trampoli.Sembrano fatti apposta per compiacere il turista curioso,finche`non sale la marea...E poi i colori pastello delle abitazioni,vivaci e allegri,tutti diversi.
Mentre percorrevo le sue strade ancora con lo zaino in spalla (stavo cercando da dormire), Castro mi ha ricordato subito la cittadina del film Truman Show,fuori dal tempo,serena,e tutti che sorridono,tranquilli,semplici,ospitali.Truman Show...senza telecamere pero`,quindi reale.Mi viene da sorridere mentre scrivo di Castro.
Ripenso ai negozi di Ropa europea seleccionada, al negozio Pronto pollo, che vende pollo,di fianco al negozio Polly,che vende articoli da regalo.Ripenso ai venditori di enciclopedie col banchetto stabile al supermercato.Ripenso a un amico che di mestiere annunciava ,in un supermercato,al microfono,gli sconti promozionali sulle arance.Tutto il giorno tutti i giorni arance,tranne uno...mandarini! E quando mi vedeva passare mi salutava per nome e diceva qualche parola in italiano.Ripenso al barbiere,il piu bravo di Castro,Houte coiffeur,estilista Internazionale,alcune migliaia di pesos per il taglio dei miei capelli,poi pero`nel suo negozio vendeva anche abiti in pile e lana,articoli per la pesca,faceva promozioni sulla depilazione,vendeva prodotti per il make up femminile.E ripenso a quella timida parrucchiera che per pochi pesos mi ha tagliato i capelli, in preda al panico perche`non riusciva a capire la mia storica frase "il piu corto possibile da star bene" (chiedete a Claudio,barbiere di Carpi, se non e`vero :)
...e io nel panico piu totale perche lei,per togliersi il problema,era partita a 200 all`ora con la sola macchinetta per un taglio skin-head;col figlioletto che giocando,ogni tanto,le prendeva contro il braccio.1200 pesos,la scelta piu economica in un quartiere di soli barbieri,praticamente uno di fianco all`altro,con le tariffe promozionali esposte in vetrina.L'estilista internazionale contro tutti.
E cosi`adesso ho i capelli corti.Corti come? Diciamo comodi ecco...riparliamone tra qualche mese per favore :) Claudio...!!! Ripenso a quella cena trascorsa in allegria con un allevatore di salmoni in etaŽadolescenziale (quell' eta`in cui il salmone passa dall`acqua dolce a quella salata).Li rivendeva agli allevatori dell' eta`adulta.Ripenso a Jose`,disegnatore grafico del giornale,che prima della mia partenza mi ha regalato un cappello in lana colorata, caratteristico dell`isola,e delle fotografie in bianco e nero di indios,per non dimenticare.Ripenso a quella anziana signora con la sporta della spesa, che canticchiava lungo la strada.Ripenso alla divertente cattedrale di Castro,con la copertura di lamiera ondulata in viola e giallo.Una pazzia,gia`,e infatti l`architetto era Italiano.Ripenso al museo comunale di Dalcahue,abitato di pescatori vicino a Castro, con tutti gli oggetti rappresentativi della storia del villaggio,dai frammenti di frecce e pietre da taglio,di migliaia di anni fa, fino al giradischi appartenuto al piu importante cantautore locale (di Dalcahue intendo...)
Ripenso anche alla Biblioteca di Ancun(sopra Castro) che aveva una sezione di narrativa italiana.Chi portava la nostra bandiera?Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi, La conciencia de Zeno di Italo Svevo,El tesoro de los Incas di Emilio Salgari e Cuentas para jugar di Gianni Rodari.Ciao Castro,ciao Chiloe`

02/08/2004 - S.Carlos de Bariloche,Argentina - 25/07/04

"I confini del mondo:immensi paesaggi deserti di steppe sotto un cielo carico di nuvole...battuti da venti di incredibile violenza;coste frastagliate da fiordi,ghiacciai,vette innevate del meraviglioso Parco Torres del Paine..."
Io pero` aggiungerei anche il Perito Moreno...conviene,credetemi.A pag.139 la Guide du Routard descriveva cosi`la Patagonia. Per la guida (in carne e ossa questa volta) che ci ha accompagnato nel Parco Los Glaciares,la Patagonia era invece il "nada".
Io l`ho attraversata da nord a sud,quando sono sceso oltre la Penisola di Valdes,e l`ho riattraversata da sud a nord quando da Punta Arenas in Cile sono rientrato in Argentina,su fino a San Carlos de Bariloche. Ci ho anche zigzagato in mezzo,tra El Calafate e Rio Gallegos prima,tra Commodoro e Bariloche poi.
La Patagonia e`grande due volte l`Italia, e questo lo capisci guardando una mappa.La Patagonia ha meno di un abitante per kmq, questo invece lo capisci da solo, subito.
Ho fatto tante foto della Patagonia.Guardandole rivedo a volte i bassi cespugli,a volte le piccole collinette,a volte sterrati ghiacciati,a volte laghi,a volte foreste,spesso la pampa.Sempre vedo quella linea all`orizzonte che corre dritta,niente che la possa interrompere,per decine,anche centinaia di chilometri.Niente.Pero`un niente che parla, che ti urla dentro. Ti senti piccolo piccolo.
Nelle foto ho cercato di darvi un po`di quella linea lontana all`orizzonte,cielo e terra. Ho cercato di darvela perche`io non ne avevo bisogno, io c`ero.Riguardo le foto e credo di non esserci riuscito.Ho provato a mettere quell`orizzonte ininterrotto e lontano, ovunque,in un riquadro di pixels 640 x 480.La macchina fotografica e`stata brava ma gli odori, e il vento,e il freddo,e la sensazione di sentirsi persi e felici?
La fotografia prende un piccolo pezzettino di vita e te lo mette in mano. Un invito ad andare

English Version:

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25/07/2004 - Ushuaia,Argentina - 20/07/04

E cosiŽci sono arrivato.Da quando mi sono chiuso alle spalle il cancello di casa, soltanto via terra, ho giaŽpercorso piuŽdi 10000km.LŽultimo tratto di strada percorsa, 32 ore di viaggio,lasciato Puerto Madryn,non eŽstato dei piuŽcomodi.Tre autobus cambiati,un traghetto sullo stretto di Magellano,6 controlli del passaporto(4 ufficiali di frontiera + 2 volanti),10 timbri.Un autobus ci ha costretto a una imprevista sosta notturna di qualche ora per problemi all' impianto elettrico, e lŽultimo bus,preso a Rio Grande, ha rotto lŽimpianto di riscaldamento poco dopo la partenza,di notte, in piena Terra del Fuoco, stavamo gelando.Ma vi raccontero piuŽ avanti dei mezzi di trasporto e delle condizioni di viaggio, unŽavventura continua.CéŽtempo.
Ushuaia ,el Fin del Mundo;1000km dallÁntartide,appena 4000 dal Polo Sud.E cosiŽci sono arrivato.Una cittaŽlontana,difficile,dura,fantastica,che fa viaggiare i pensieri,come Samarcanda, come KhatmanduŽ,come Pingyao.Ma anche una cittaŽ ricca,modernamente organizzata,con annesso aeroporto, facile da raggiungere,ora.Io ho scelto la via piu lunga per arrivarci,le piste sterrate,il freddo,il vento gelido,la neve.Le ho voluto restituire volontariamente quella magia che forse,in questo mondo moderno,da sola,aveva gia perso.Le ho restituito il sogno.Ushuaia Fin del Mundo e non solo Ushuaia stazione sciistica "in" per patiti di snowboard.E poi anche montagne,laghi,foche,cormorani,isole,il Canale di Beagle...
A Ushuaia mi legano anche i ricordi di esperienze nuove e interessanti,moderne talvolta.I primi articoli su giornali esteri,l' intervista "live" in un seguito programma televisivo(e tutti i miei stati dŽanimo... :) , la possibilitaŽsfumata per poco di un collegamento satellitare con una radio italiana.Ho imparato molto.Televisione, giornali,tecnologia,giaŽ...ma alla fine soprattutto laghi,montagne che si specchiano nellŽacqua,barche nel porto al tramonto... Quante cose avrei da raccontarvi,davvero.Ma a una tengo in modo particolare.Ushuaia terra lontana,terra di speranza,terra di frontiera.Tanti anni fa
Era il 1948. AllŽepoca faceva ancora lo scalpellino in un paesino del Friuli, Toreano di Martignacco, a 8 km da Udine.Quando gliene hanno parlato stava scolpendo i nomi dei caduti di guerra su una lapide commemorativa in paese.Aveva 25 anni.Ha accettato la sfida e cosi con alcune centinaia di altri connazionali eŽsalpato da Genova.Destinazione Ushuaia.LŽimpresa Borsari aveva vinto un appalto del Governo Argentino per la costruzione di struture abitative moderne,al fine di favorire lo svilupo di Ushuaia.Al porto Luciano Taioli cantava "Vanno" mentre la nave degli emigranti lasciava la banchina.Si sono fermati a Las Palmas,Dakar,Montevideo,32 giornio ci sono voluti per arrivare a Ushuaia.Il viaggio e`stato buono,la notte cantavano,avevano l`orchestra con la fisarmonica e il bandonion (?).Sono arrivati a Ushuaia,paesetto di 2300 anime (ora 60000 ab);il giorno dopo alle sei c`e`stata la chiamata,alle sette gia lavoravano.Il primo giorno di lavoro ricorda che eraq una giornata di sole, c`erano 14 gradi.Il secondo c`erano gia`15 cm di neve.Venivano pagati 3.60 pesos all`ora e loro costruivano case con la struttura in legno e con la lamiera ondulata di rivestimento.Belle,ma non c`era luce e non c`era gas.Stava nascendo il "villaggio vecchio".Lui contribuiva come muratore e carpentiere.Una nave carica di viveri li riforniva saltuariamente dall`Argentina.La moglie lo ha raggiunto l`anno dopo, l`8 settembre del 49 con la nave Giovanna Costa.Hanno avuto figli,e poi nipoti.Ha provato nostalgia per l' Italia,ma le montagne gli ricordavano tanto il suo Friuli e ha tirato avanti.Alla famiglia scriveva lettere.E riceveva lettere.Il lavoro andava bene,si stava costruendo un futuro.Ushuaia se lo era preso definitivamente.E il baule con cui era partito, il baule da emigrante, col legno lavorato, lo aveva regalato a un amico che aveva deciso di tornare,qualcuno che alla nostalgia di casa non aveva resistito.Solo una volta D. B.,classe 1923, e` tornato in Italia.
Nel 1989 l`Organizzazione "Friuli nel Mondo" gli ha offerto un biglietto di rientroin Italia,la possibilita` di rivedere una sorella. E`anche tornato alla sua casa D.Ma non era piu`casa sua.I suoi genitori erano morti, un`altra famiglia ci abitava.Ha chiesto di entrare e loro hanno capito.E`andato fino alla sua stanza,a ricordare.Erano passati 40 anni.
D. ha ricordato tanto durante il nostro incontro,abbiamo parlato tanto.Il 12 di ottobre,anniversario della citta`di Ushuaia,indossera` di nuovo cappello da alpino e si mettera`sull`attenti al passaggio della bandiera Italiana."D., lo so ,pero`te lo voglio chiedere comunque,hai lasciato l`Italia che avevi 25 anni,vivi in Argentina da 56 anni,alcuni tuoi compagni di viaggio sono tornati a casa quasi subito,altri dopo,tu sei rimasto qui.Dimmi..."
"Sono Italiano Stefano,del Friuli,sempre". Grazie D.
Alla Societa`Italiana di Ushuaia avevo chiesto alcuni giorni fa di poter incontrare,uno degli Italiani che per primi erano arivati a Ushuaia,se ce ne erano ancora.Ho conosciuto lui.Storie di Ushuaia.
D.B.,classe 1923,emigrante.Arrivato su un mercantile,rimasto.

English Version:

To live some days in "El fin del Mundo" I chose the youth hostel "Torre al Sur".It looks like a chalet in the mountains,all in wood,and with beautiful views on the Ushuaia`s bay.At the reception Garcia,Solle(Soledad),Alfonsina and Karina will help you in all you need.
In Ushuaia you will have a lot of things to do.But donŽt forget absolutely a boat trip on the Beagle Channel.I advise you to choose a little boat to do this.Don`t forget to eat cakes and empanadas in Eureka bakery, near the hostel, in Rosas` street.Eating empanadas,yes,a god manner to die :) And please, don`t forget to speak to Solle (Soledad) in Torre al Sur Hostel,even if for five minutes only.Funny person,beautiful five minutes, or more.Ciao Ushuaia


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